L’Istituto teramano ha ottenuto l’UNI ISO 37001 che convalida i processi di gestione in tema di trasparenza
TERAMO – L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise G. Caporale ha ottenuto la certificazione UNI ISO37001 per il sistema di gestione anti-corruzione. E’ un riconoscimento internazionale che dimostra l’impegno dell’Ente nelle attività tese a prevenire, indagare e gestire correttamente eventuali questioni legate a casi di corruzione, che arriva al termine di un percorso di valutazione molto rigoroso che coinvolge l’intera azienda: è la convalida della capacità di prevenire la corruzione attraverso una governance solida e attenta, procedure e controlli interni, formazione del personale e un efficace sistema di segnalazione degli abusi esteso a tutti i lavoratori e ai fornitori esterni. Ed è requisito fondante per gli aspetti legati ai fondi Pnrr.
Come documentato dall’Ente di accreditamento Accredia, l’Izs è il primo Ente pubblico sanitario italiano ad essere certificato UNI ISO 37001, che fa il paio con un altro primato: ovvero quello di essere stato il primo Ente pubblico veterinario italiano accreditato secondo le norme internazionali sulla Qualità per l’attività diagnostica sin dal 1995, tre anni in anticipo sulla data allora imposta dalla Comunità Europea.
“Posso dire con orgoglio che il nostro Istituto è già percepito dagli addetti ai lavori e dall’opinione pubblica come un’eccellenza sanitaria… questo ulteriore riconoscimento testimonia che siamo un’eccellenza anche nella legalità e nel rispetto delle regole procedurali – afferma il Direttore Generale Nicola D’Alterio –. Il riconoscimento formale del nostro impegno nella prevenzione della corruzione ci impone di mantenere in futuro standard elevati per far sì che l’Istituto sia sempre più trasparente, una vera e propria ‘casa di vetro’ le cui fondamenta poggiano su una diffusa e radicata cultura della legalità. L’adozione del sistema di gestione anti-corruzione ribadisce che l’Istituto non tollera comportamenti illeciti in quanto contrari alla politica di prevenzione della corruzione e all’etica a cui l’Ente si ispira da sempre”.